L' azienda zootecnica è impostata sull' allevamento ovi-caprino con razze puramente autoctone.
Ci sono 25 capre razza "Bionda dell' Adamello"; circa 200 capi di pecore razza "Tingola Fiemmese", un
cavallo di nome Lizi,
un asinella di nome Gigia, di una ventina di galline e da un numero imprecisato di
conigli liberi.
Abbiamo anche tre affezionati cani da pastore: Lupo, Dick e Vasco
Le pecore di razza fiemmese "tingola"
Il nome “tingola” deriva dal soprannome di uno dei suoi ultimi
allevatori, “El tingol”, originario di Cavalese ma trasferitosi
poi a Bellamonte.
Le informazioni sulle origini più antiche della razza sono
scarse.
Testimonianze dirette riferiscono di pecore allevate sin dai
primi anni del ‘900 in Val di Fiemme e Val di Fassa con
caratteristiche simili alla Kärntner Brillenschaf, a sua volta
simile alla Villnösser Schaf, altrimenti detta “pecora di Lamon”.
Dal punto di vista delle caratteristiche di razza, la pecora
fiemmese è un animale di taglia media.
La testa è senza corna sia nei maschi che nelle femmine, è
macchiata di nero e le orecchie sono lunghe e pendenti.
Il mantello è bianco con macchie scure più o meno diffuse nella
testa e negli arti.
Il vello è di qualità piuttosto grossolana e ricopre tutto il
corpo e la parte superiore degli arti.
La “tingola” è adatta a lunghi periodi di alpeggio, in quanto il
fitto vello ne consente l’adattamento alle basse temperature.
Il maschio produce in media 5 Kg/anno di lana sudicia in due
tose, la femmina ne produce 4 Kg.
Da molto tempo la lana non rappresenta più una vera produzione e
l’allevamento è principalmente indirizzato verso la produzione
di carne, in particolare quella d’agnello.
La produzione di latte è destinata solamente all’alimentazione
della prole.
Le capre di razza "Bionda dell' Adamello" E' una capra rustica, vivace e gregaria; ama le alte quote
ed i pascoli magri del piano alpino e periglaciale.
Frugale e robusta non disdegna un pascolo semibrado che va da
aprile a novembre; il periodo invernale la vede regina della
stalla ove partorisce, sempre in autonomia anche nelle primipare
(indice di prolificità del 155% circa).
Una discreta e talvolta buona quantità di latte ( lt/anno da 180
a 500) la qualifica tra le capre a doppia attitudine:
latte+carne.
Le orecchie sono bianche , allungate ma sottili ed erette.
Sempre dotata di "marangoli", ha un corpo robusto ma agile e
scattante, ricoperto del caratteristico mantello biondo più o
meno lungo.
Il pelo del tratto posteriore puù presentarsi più o meno lungo,
talvolta sfiorante il terreno, conferendo così la caratteristica
"bragadùra".
Dal ginocchio alle unghie il pelo è bianco così come la zona
addominale.
La qualità del latte, invece, si può definire eccellente
soprattutto se si integra, nel periodo di stabulazione, il buon
fieno polifita locale con i prodotti vegetali della montagna (
per esempio le castagne).
Uno degli aspetti su cui si dovrà intervenire ancora per anni è
quello relativo all'apparato mammario: soltanto ultimamente,
infatti, gli allevatori si stanno dotando di impianto di
mungitura.
Per gli aspetti morfologici non esistono paragoni con le altre
razze alpine.
Un collo sottile ma robusto sorregge una testa di colore
marroncino-nocciola, biondo con le caratteristiche striature
bianche che dal naso raggiungono gli occhi.